giovedì 24 febbraio 2011

"Daybreakers - l'ultimo vampiro": I fratelli Spierig dirigono un horror futuristico, con un tormentato Ethan Hawke


Anno 2019. I vampiri hanno progressivamente invaso il pianeta, divenendo la specie dominante ed infettando a poco a poco la maggioranza della popolazione. L'umanità è sull'orlo dell'estinzione, i pochi membri rimasti ridotti a cavie o costretti a nascondersi per sfuggire agli assalti dei “bevitori di sangue”.

Edward Dalton (Ethan Hawke), un vampiro che rifiuta di nutrirsi di sangue umano, è deciso a creare una sostanza artificiale in grado di soddisfare le esigenze nutritive dei vampiri preservando al tempo stesso la specie umana. Tuttavia il tempo stringe, le riserve di sangue cominciano a scarseggiare, gli esseri umani a diminuire sempre di più e le tensioni all'interno della stessa comunità dei vampiri a diventare incontrollabili.

Quando tutto sembra ormai perduto Edward incontra Audrey (Claudia Karvan), una giovane in fuga insieme ad un piccolo gruppo di esseri umani sopravvissuti alle persecuzioni, fra i quali spicca Lionel (Willem Dafoe), che lo esorterà a concentrare la sua ricerca su qualcosa di ben più importante, per il quale sia umani che vampiri farebbero qualsiasi cosa.

Diretto dai fratelli Peter e Michael Spierig, "Daybreakers – L'ultimo vampiro" tenta di aggiornare ancora una volta il mito del vampiro, impresa piuttosto ardua visto che sulle "creature della notte" si è ormai detto e visto un po' di tutto.

Ambientato in un futuro non troppo lontano, il film ribalta il punto di vista della maggior parte delle pellicole del genere, ipotizzando un mondo in cui i vampiri sono la regola e gli esseri umani soltanto un'eccezione, avvalendosi di alcune idee interessanti (lo Starbucks che vende bevande corrette al sangue, le automobili con i vetri scuri per le ore diurne, etc.) per ricostruire una ipotetica comunità vampiresca mettendo da parte per una volta il classico edonismo cui la figura del vampiro è da sempre legata.

Tuttavia nonostante gli sforzi, nessuna di queste trovate si può dire veramente originale, e nonostante un input di partenza davvero promettente il film non riesce mai a decollare, relegando anche l'incredibile scoperta di Edward ad un paio di scene del tutto prive di pathos.

Peccato anche per l'interpretazione di Ethan Hawke, troppo laconica ed incolore per permettere allo spettatore di appassionarsi alle gesta del protagonista, il cui tormento interiore viene soltanto accennato e mai veramente interpretato.

Regia: Peter e Michael Spierig
Cast: Ethan Hawke, Claudia Karvan, Willem Dafoe, Sam Neill, Michael Dorman
Distribuzione: Media film
Durata: 98'

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